Sul sito dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro potete scaricare il testo aggiornato a Gennaio 2020 del Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n. 81 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Di seguito il link: https://www.ispettorato.gov.it/it-it/in-evidenza/Documents/Testo-unico-salute-sicurezza-gennaio-2020.pdf
E’ stato aggiunto aggiunto l’art. 7-bis al Decreto del Presidente della Repubblica 22 ottobre 2001, n. 462, come previsto dall’art. 36 del Decreto-Legge 30 dicembre 2019, n. 162, pubblicato sulla G.U. n. 305 del 31/12/2019.

L’articolo 36 del decreto-legge indicato in oggetto, entrato in vigore il 31 dicembre 2019, ha previsto l’istituzione presso l’Inail di una banca dati informatizzata delle verifiche previste dal DPR 22 ottobre 2001, n. 462 (verifiche impianti di terra). Per dar seguito a quanto richiesto dal decreto, l’INAIL ha predisposto un modello da compilare e inviare via PEC alle UOT territorialmente competenti, attreverso cui il datore di lavoro indica il nominativo dell’organismo incaricato delle verifiche periodiche di cui all’art. 4, comma 1, e all’articolo 6, comma 1 del DPR 462/01.

Assieme al modello compilato, scaricabile qui di seguito, il datore di lavoro deve inviare anche la dichiarazione di conformità o di rispondenza dell’impianto elettrico dell’azienda.

Per qualsiasi ulteriore esigenza o informazione non esitate a contattarci allo 0423 688882 – int.3

Modello di comunicazione PDF
Modello di comunicazione Word
Uffici di Competenza

 

Con la pubblicazione del decreto milleproroghe del 31/12/2019 sono state introdotte  importanti modifiche relative al DPR 462/01.

L’articolo 36 ‘Informazione Inail’ del DL 162/2019, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 305 del 31 dicembre 2019, va a modificare il DPR 462/01 per le verifiche degli impianti elettrici, introducendo il nuovo articolo 7-bis.

  • I datori di lavoro dovranno trasmettere il nominativo dell’organismo abilitato incaricato ad eseguire le verifiche degli impianti elettrici (di terra, scariche atmosferiche e in ambiente a rischio esplosione) attraverso il sistema informatico CIVA dell’INAIL, lo stesso già utilizzato per la denuncia delle attrezzature di lavoro (Sollevamento Cose, Sollevamento Persone e GVR).
  • Il costo della verifica è individuato dal decreto del Presidente dell’ISPESL del 7 luglio 2005 che trovate in allegato, calcolato sulla potenza dell’impianto elettrico o sul tempo dedicato per la verifica in caso di impianto ATEX. Non ci sono scontistiche (tariffario ministeriale imposto da decreto). Gli organismi dovranno poi versare ad INAIL il 5% della tariffa delle verifiche effettuate.

Il Decreto Legge 30 dicembre 2019, n.162 è entrato in vigore il 31 dicembre 2019, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, ma gli effetti sono provvisori in quanto i Decreti Legge possono decadere se non vengono convertiti in legge dal parlamento entro sessanta giorni dalla pubblicazione.

Stiamo seguendo con attenzione gli sviluppi interfacciandoci con le varie associazioni e con le Istituzioni competenti, vi aggiorneremo tempestivamente attraverso nuove comunicazioni.

Per ulteriori chiarimenti potete contattarci al numero 0423 688882, int. 3, oppure consultare gli allegati alla pagina “Documentazione – Altro” 

Articolo 36 DL 162/2019

Decreto 7 Luglio 2005

Il 462/01 prevede che, con periodicità definita, il datore di lavoro effettui una corretta manutenzione e richieda a un Organismo Abilitato una verifica periodica dell’impianto elettrico, in riferimento a tutti i dispositivi atti a proteggere persone e cose dall’elettrocuzione e dalla fulminazione di origine atmosferica

 

Se vi dicessi che stiamo parlando di un obbligo legislativo nato nel lontano 1955 con il DPR 547! Non è uno scherzo, eppure ancora oggi ci sono molte realtà che non rispettano una richiesta legislativa nata per tutelare i luoghi di lavoro e tutte le persone che a vario titolo si trovano ad operare al loro interno!

 

Per i primi quasi 50 anni l’obbligo, seppur cadente in capo al datore di lavoro, veniva “rispettato” con la semplice richiesta di denuncia dell’impianto di terra inviata agli organi competenti con l’invio del modello corrispondente (trattasi di impianti di protezione scariche atmosferiche, impianti di terra in bassa, media e alta tensione, e impianti ATEX). Dopo l’entrata in vigore del DPR 462 del 2001, invece, con l’introduzione di soggetti privati a cui il datore di lavoro può richiedere l’attività di verifica, la responsabilità rimane esclusivamente e totalmente in capo al datore di lavoro, compresi eventuali ritardi rispetto alla data di scadenza. Nulla e nessuno può “tutelarlo” in caso di ispezione o infortunio qualora non esista un verbale di verifica dell’impianto di terra.

 

Ma ancora una volta vorrei affermare quanto segue: la verifica dell’impianto di terra non deve essere fatta per poter ottenere in cambio un verbale da esibire agli organi competenti in caso di controllo, bensì deve essere fatta per tutelare il luogo di lavoro e quanti si trovano ad operare al proprio interno in quanto segno di civiltà e responsabilità nei loro confronti. Una tutela verso quelle persone che fanno grandi un’azienda. Cambiamo l’approccio! Cosa fare allora?

 

Denuncia dell’impianto di terra attraverso l’invio della dichiarazione di conformità dell’impianto elettrico agli organi competenti. Non c’è la dichiarazione di conformità? Incaricare un progettista (o installatore a seconda dei casi) per la redazione della dichiarazione di rispondenza nel caso in cui l’impianto è stato realizzato prima del 27 marzo 2008. Una volta eseguiti eventuali lavori elettrici di adeguamento, invio della dichiarazione di rispondenza agli organi competenti per la denuncia dell’impianto di terra.
Successivamente, inserire l’impianto elettrico in un ciclo periodico di manutenzione sulla base di un contratto specifico e compilazione del registro dei controlli manutentivi da parte dell’elettricista o progettista (art. 86 D.Lgs 81/08) secondo indicazioni condivisi con il datore di lavoro.

 

Incarico di verifica dell’impianto elettrico/protezione scariche atmosferiche/ATEX ad un Organismo Abilitato o Ente Pubblico con periodicità biennale o quinquennale a seconda della tipologia di impianto e di luogo di installazione. Solo nel caso di impianto elettrico installato in luoghi con pericolo di esplosione, la prima verifica (omologazione dell’impianto) deve essere fatta dall’ente pubblico. Tutte le altre invece possono essere fatte da enti abilitati.

 

Esecuzione di eventuali lavori di adeguamento e/o miglioramento da parte di personale abilitato per mantenere efficiente l’impianto elettrico, ricordando sempre di verbalizzare qualsiasi attività tecnica venga svolta.
Poche cose, chiare e precise. Altro non v’è da fare per mantenere sicuro un impianto che favorisce il funzionamento in sicurezza di tutta la struttura aziendale e del ciclo produttivo.

 

Samuele Friso

Dico sempre di essere un uomo fortunato, me lo ripeto nei momenti più impegnativi. A volte lo penso così intensamente per auto convincermi e ripartire nuovamente con maggior determinazione. Un po’ come i numeri complessi, fatti da una parte reale e da una parte immaginaria … se ci credi, riesci a capire e descrivere fenomeni fisici e matematici molto importanti e di uso ormai comune.
Mi chiedo se anche nel mondo della sicurezza, regolamentata in Italia dal D.Lgs 81/08, siamo ancora nella fase “immaginaria”, a cui dobbiamo credere ciecamente, o siamo già passati a quella successiva dove le nozioni sono ormai note e consolidate! Mah!

 

Se dovessi descrivere le esperienze raccolte quotidianamente a tal proposito, temo dovrei dire che siamo ancora “abbastanza” lontani da uno stato di “sufficienza” …
Le morti bianche, riportate costantemente nelle pagine dei quotidiani, fanno capire che di strada ne dobbiamo fare ancora molta, l’importanza data a questo aspetto è ancora troppo bassa … eppure gli strumenti sembrano esserci!

 

Perché succede questo? E’ una questione di fortuna o di imprudenza?

 

Triveneto Srl, Organismo di Ispezione e Certificazione, affronta da sempre le materie legate al mondo della sicurezza e alle sue verifiche, obbligatorie e volontarie. Ci viene chiesto un giudizio professionale sul livello di sicurezza presente su una macchina o su un impianto. A seguito del rilascio del verbale ispettivo, oltre ad aver adempiuto agli obblighi legislativi cadenti in capo al datore di lavoro, viene consegnata una fotografia reale della situazione “sicurezza” su cui si può eventualmente intervenire e migliorare.

 

Il rispetto del DPR 462/01 a mio avviso è il punto di partenza per uno scatto istantaneo sulla sicurezza elettrica. La denuncia dell’impianto di terra e il suo naturale decorso di controlli nel tempo con le verifiche periodiche assicurano al datore di lavoro l’efficienza del sistema di protezione dai contatti indiretti.

 

Il rispetto DPR 162/99 garantisce il mantenimento in sicurezza degli impianti elevatori. La verifica dello stesso ogni due anni, la regolare manutenzione, l’adeguamento della macchina nel tempo, sono tutti aspetti che permettono il trasporto verticale di persone e cose in totale sicurezza.

 

Il rispetto del DM 11/04/11 obbliga il datore di lavoro alle prime verifiche e alle verifiche periodiche successive delle attrezzature di lavoro, quali ad esempio gli apparecchi di sollevamento cose (SC) e persone (SP) e gli apparecchi in pressione (Gas-Vapore-Riscaldamento).

 

Periodicamente incontriamo consulenti, associazioni, datori di lavoro, RSPP, professionisti, e affrontiamo la materia della sicurezza condividendo le diverse posizioni di ognuno di noi. Allinearci ad una visione moderna dei concetti base allontanando scuse o balzelli economici che oscurano l’obiettivo vero di salvaguardia del lavoratore e dell’ambiente che lo circonda, oltre che accrescere la cultura sociale del lavoro, accresce anche la visione complessiva dell’evoluzione delle professioni. Non la persona al servizio del lavoro, bensì il lavoro a servizio della persona e dell’ambiente.

 

Renderemo partecipi periodicamente quanti vogliono confrontarsi con noi, aprendo dibattiti costruttivi e concreti.
Alla prossima news.

 

Samuele Friso

Triveneto sarà presente all’Expo Dolomiti HoReCa fiera per l’ospitalità e la ristorazione in montagna.
Veniteci a trovare a Longarone Fiere (Belluno) nei giorni 5/6/7 ottobre, presso il padiglione A/1.

Sia di quella nelle discariche sia di quella dispersa nell’ambiente, purtroppo qui la plastica ci resterà a lungo, minacciando la salute del mondo dove viviamo.
In un momento storico così delicato dal punto di vista della tutela dell’ambiente, dove tutti veniamo chiamati a dare il nostro contributo per salvaguardare il pianeta, anche Triveneto ha deciso di fare la sua parte cominciando con alcuni piccoli semplici gesti.
Non ci si rende conto in un’azienda di quanti rifiuti vengano prodotti dalle persone che ne fanno parte.
Per questo triveneto ha deciso di cominciare eliminando la plastica utilizzata quotidianamente.

 

E voi a che punto siete con la plastica?
#ecosostenibilita #unmondopiupulito #lasalutedituttiprimaditutto

Il giorno 10 Maggio alle ore 17 presso il Palazzetto Polifunzionale in via Roma Asiago (Canove di Roana VI) in collaborazione con ANACI Vicenza, l’Ing. Samuele Friso terrà una conferenza in merito alle considerazioni pratiche sul ruolo dell’amministratore professionista, in quanto figure sempre più professionali possono dar vita a condomini sempre più sicuri.

 

Possiamo a ragione affermare che gli amministratori di condominio sono una delle più importanti categorie del mondo del lavoro autonomo. L’importanza della categoria degli amministratori condominiali nasce dall’elevato numero di clienti rappresentati (si tratta forse della categoria con più alto numero di clienti), dagli ingenti capitali movimentati per conto dei loro assistiti, nonché dai primari interessi coinvolti nell’ambito di una gestione immobiliare: la casa come patrimonio da preservare e tutelare, la sicurezza delle persone che frequentano l’immobile, l’ambiente, il risparmio e la società. Triveneto per questo offre la propria competenza per far si che questa figura diventi sempre più professionale e sicura.

 

Vi aspettiamo.
Triveneto srl

Il 9 Maggio 2019 potrete trovare l’Ing. Samuele Friso, nonché amministratore di Triveneto, insieme al Sig. Sergio Fecchio presso l’Hotel Crytsal di Preganziol ad esporre le principali questioni sui seguenti temi: la verifica dell’impianto elevatore e la legionella in condominio, questione sempre più spinosa in particolare nel nostro territorio.
Saranno a disposizione per rispondere alle vostre domande.

 

Vi aspettiamo numerosi, dalle 14.30 alle 17.30.
Triveneto srl

Triveneto organizza il 4° incontro di formazione riservato a tutti gli operatori del settore elettrico, elettricisti e progettisti.

 

Aspettiamo le Vostre adesioni, entro il 14 Maggio 2019, all’indirizzo mail: commerciale@trivenetoverifiche.it.

 

Posti limitati.