Verifiche ascensori, montacarichi e apparecchi di sollevamento

Pubblicato in G.U. nel 10 giugno 1999, il decreto del presidente della repubblica n.ro 162 recepisce in Italia la direttiva ascensori 95/16/CE e stabilisce che l’ascensore, montacarichi e apparecchi di sollevamento ed i relativi componenti di sicurezza devono rispondere ai requisiti essenziali di salute e sicurezza indicati nella direttiva stessa.
Viene inoltre ripresa l’attività delle verifiche periodiche degli impianti ascensore, dando la possibilità anche agli enti privati di terza parte a poter svolgere queste visite ispettive.

 

L’Italia si è distinta a livello mondiale fin da subito (la prima legge in materia è il Decreto Luogotenenziale n.600 del 1945), dedicando risorse ed energie a questo importante mezzo di trasporto che negli anni è diventato il più utilizzato al mondo. Il comfort e la sicurezza hanno camminato di pari passo negli anni, lo sviluppo edilizio del dopo guerra e le leggi in materia hanno messo l’Italia ai vertici tra i paesi con il più alto numero di ascensori installati.

 

Il parco ascensore italiano, numeroso e datato, spesso non risponde alle norme di sicurezza emanate negli ultimi anni. A tal proposito l’UNI ha sviluppato una norma di adeguamento (UNI EN 81:80) per gli impianti installati prima dell’entrata in vigore del DPR 162/99 al fine di avvicinare gli standard di sicurezza di quegli impianti a quelli attuali. A questa norma non corrisponde però una legge che regolamenta la sua applicazione, lasciando al proprietario dell’impianto una scelta tecnica basata esclusivamente sulla sua libera sensibilità al concetto di sicurezza.

 

Di fondamentale importanza il continuo lavoro degli addetti al settore, dagli installatori ai manutentori, dagli organi di controllo agli Organismi Notificati, dal proprietario al responsabile dell’impianto, che con passione e professionalità continuano a garantire la sicurezza e l’efficienza degli ascensori.

 

Il 15 marzo 2017 la gazzetta ufficiale pubblica il D.P.R 10 gennaio 2017 n.ro 23 “Regolamento concernente modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 30 aprile 1999, n. 162, per l’attuazione della direttiva 2014/33/UE relativa agli ascensori ed ai componenti di sicurezza degli ascensori nonche’ per l’esercizio degli ascensori.” Recependo in questo modo la nuova direttiva europea apportando cosi alcune novita’ relativa al d.pr. 162/99 che rimane tuttavia in vigore.

 

Cosa serve per la messa in esercizio di un ascensore ?
Il proprietario dell’impianto o il suo legale rappresentante deve richiedere la matricola al comune o alla provincia autonoma (enti preposti alla gestione territoriale degli elevatori). La comunicazione all’ente preposto deve essere effettuata entro 60 giorni (e non più entro 10 giorni) dalla data della dichiarazione di conformita’ UE.  La richiesta deve contenere:

  • L’indirizzo dello stabile dove e’ installato l’impianto
  • La velocità, la portata, la corsa il numero di fermate e il tipo di azionamento
  • La copia della Dichiarazione di conformità Ue redata dall’installatore
  • L’indicazione della ditta cui il proprietario ha affidato la manutenzione dell’impianto che abbia accettato l’incarico
  • L’indicazione del soggetto incaricato di effettuare le ispezioni periodiche sull’impianto ai sensi dell’art 13 del d.p.r 162/99 e s.m.i. che abbia accettato l’incarico

Ulteriore novità apportata dal d.p.r 23/2017 e’ la possibilità, nel caso in cui tale comunicazione venga effettuata dopo i 60 giorni, di procedere alla richiesta integrando la documentazione sopracitata con un verbale di verifica straordinaria di attivazione dell’impianto.

 

Triveneto, quale Organismo Notificato Accreditato, esegue le verifiche periodiche degli impianti elevatori definite dall’art. 13 del DPR 162/99 s.m.i con le modifiche introdotte dal DPR 214/2010 e dal  d.p.r 23/2017. L’attività è svolta da tecnici abilitati e competenti in materia in continuo aggiornamento tecnico. La strumentazione utilizzata permette di eseguire attività’ di ispezione in maniera sicura e viene sottoposta periodicamente a un programma di controllo e ove necessario di taratura presso laboratori LAT. Il tutto unito da un sistema informatico all’avanguardia, il quale permette la completa visibilità e trasparenza di tutto quello che viene effettuato.

 

Documentazione digitale reperibile on-line attraverso un accesso riservato, monitoraggio continuo delle scadenze delle verifiche e programmazioni anticipata delle stesse sono solo alcuni vantaggi offerti a chi si affida a Triveneto per la gestione della sicurezza dei propri impianti.
Le regole che definiscono le attività delle visite ispettive sono scaricabili dal sito di Triveneto.

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